Il sole,la luce che non porta alcuna chiarezza. Le ombre che si alternano in una nuvola di polvere e fumo; ti camminano davanti e se corri, loro si inventano il teletrasporto.
Resti un Peter Pan qualunque, alla ricerca di un ombra qualsiasi e del corpo che gli sta dietro. Una fisicità odorante di vita propria e calore.
Si attende che piova per lavare la biancheria intima dell'animo frustrato, ma alla pioggia cosa interessa l'aumentare delle gocce nello spazio?
Quale via si mostra compassionevole? Quale asfalto, colto alla sprovvista da tanta disperazione, muta forma e credo politico per addolcirti la strada?
L'oscuro abbaglia.
Pellegrini inermi e fastidiosi mendicanti, portiamo a spasso il nostro cuore lamentoso. Ne raccogliamo i resti sparsi, lo rimontiamo da capo, avanzando sempre un pezzo.
L'oscuro improvvisa.
Leggere variazioni di colore, il nero come il bianco, il giallo come il blu e così all'infinito. Il ripetersi della vita assume tonalità già viste; rassicuranti e piacevoli sbavature di un nostro primordiale disegno.
Si azzerano i punteggi, palla al centro e fischo d'inizio. Sfidante e sfidato non si scorgono che all'ultimo momento.
Armati di solitudine periscono alla vista l'uno dell'altro.
L'oscuro frantuma.
Gli occhi non riflettono la pioggia che si asciuga,
rimane sbiadito l'orizzonte.
E presenti le ombre su un palcoscenico senza luna, in una notte senza attori.
Mortimer
ciaio franz,
RispondiEliminasono michele complimenti per i disegni me gustano molto
il blog dove scrivo qualche cazzata e metto vecchie foto fatte con la mia prima compatta è www.insettimimetici.blogspot.com
poi ho appena iniziato a fare un blog sui lavori grafici che è www.michelerongaroli.blogspot.com